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Percorsi Naturalistici
A piedi e mountain bike lungo le varie vallate...
Percorso 1
P.za S. Marco - VERIUSA - PIAN MOLINO - Bassa della ROSSA - NOTTOLA - RIO TECCHI – TANA dell’URNERA - piazza San Marco
Partendo da p.zza San Marco superato il ponte si imbocca la strada che risale il torrente Viazza per circa 1 km; lo sterrato risale fino in loc. Veriusa con panorama dal lato della cava di pietra su tutta la costiera di Biestro e dall’altro su Pallare.
proseguendo oltre i ruderi della cascina Veriusa si percorre tutta la costiera fino ai ruderi della cascina di Pian Molino (invisibili in estate perchè coperti dalla vegetazione) e al successivo pianoro detto “bassa della rossa”; qui troviamo un crocevia dal quale si può optare se scendere verso Pallare, proseguire diritti verso i 3 abeti o svoltare verso Biestro salendo lungo la strada che passando sopra i ruderi della cascina del Gnecco scende nel retano del Tacco per risalire sull’altro versante fino a raggiungere la cascina Nottola sovrastata dalle chiome di 2 enormi faggi e un carpine nero (alberi monumentali protetti).
Dalla Nottola si può optare di proseguire in costa verso la cascina Cabanna fino al bivio di Pian Gallo sopra Fornelli (percorso 2) o scendere nel sottostante rio tecci, passando accanto ai ruderi delle Case Pinè davanti alla cascina Mattiotti (esiste una piccola grotta ai margini del rio sul versante dietro la casa percorribile in parte e da personale esperto.).
Seguendo la via di fondovalle si sbocca nel curvone della strada asfaltata che da Biestro riporta nuovamente al centro di Pallare, ma si può invece ridiscendere dalla successiva stradina verso il rio tecci, riattraversarlo sulla vecchia pedanca (passerella), risalendo per un centinaio di metri il rio del Tacco e poi il corso secco del rio della Tana per visitare anche la Tana dell’urnera, (l’apertura della grotta è in parte franata e quindi se ne sconsiglia la percorribilità ai non esperti, così come alla sottostante tana delle russa, stretta apertura sotto la stradina che porta alle cascine di via Roma).
Percorso 2
DAMONTE - PIANGINEPRO - BASSA della ROSSA o TRIBERTI – ZEINEI – scoglio del Marenco - PIAN GALLO - 3 ABETI - VALLEGINO - CULAZZI - BIESTRO
Salendo da loc. Damonte verso Pianginepro (ripetitore Tv) sopra loc. Triberti fino al crocevia della “bassa della rossa” e in costiera verso loc. Garbenne - Zeinei (o anche salendo dallo sterrato dopo le case di loc. Triberti si arriva direttamente sopra bric Zeinei).
Dalla costiera si può raggiungere scendendo lungo il sentiero in costiera il misterioso scoglio del Marenco – sulla costiera del bric Guardacielo (raggiungibile anche risalendo dal basso dalla vallata del Rio Ciattone) e quindi ritornare sul tracciato principale giungendo al bivio di Pian Gallo sopra Fornelli.
Da Pian Gallo si può scendere in loc. Fornelli o scollinare di pochi metri e salire ancora di ca 200 metri, raggiungendo al bivio di loc. tre Abeti, (rimane fusto secco) sotto Ronco di Maglio.
Proseguendo in piano si “sconfina” nel Comune di Bormida” e proseguendo in costiera si raggiunge il bivio in loc. Baltera, mentre svoltando verso Biestro si passa accanto alla Fonte della Regina che sgorga ai margini di una radura un po’ più ampia della strada e proseguendo fra splendidi boschi si scende e risale sotto loc. Vallegino e prosegue in piano fino a loc. Culazzi (si incontrano due bivi, il primo che ritorna indietro verso loc. Pian Magliano mentre la successiva biforcazione era l’antica via che scende verso S.Pietro in Costabella, da dove si può proseguire verso i Ronchi e Osiglia).
Alla fine dello sterrato raggiunte le case dei Culazzi (agriturismo e il bivio che porta in Costabella) si ritorna verso Biestro, (dal successivo pianoro e il bivio per Acquafredda, strada (da secoli percorsa anche con le processioni al Santuario di Ns. del Deserto) - asfaltata per i primi 500 metri che scende in fino alle case di Acquafredda). Mentre proseguendo dritti si arriva alla borgata dei Cabitti e poi alle case del Bricco (dalle quali si può facilmente risalire a vedere le Pietre di Napoleone,) o scendere accanto a Cà di Gamba fino centro di Biestro.
Percorso 3
CABITTI – Bric delle COSTE - Incisioni rupestri – ERMETTA - BRICCO – Pietre di Napoleone - BIESTRO
Da loc. Cabitti imbocando uno dei due sterrati che risalgono sulla costiera immergendosi in un nel sottobosco ricco di particolari formazioni rocciose erose dal tempo e altre pietre incise dagli antichi Liguri, proseguendo verso Biestro si arriva ad un bivio che porta sopra loc Bricco mentre proseguendo si passa accanto al bric delle Coste e poi quello del Castelaccio (con le loro incisioni rupestri) e quindi Plodio e Millesimo.
Particolari e suggestive sono le grandi formazioni rocciose sulla costiera sotto il bric delle Coste visibili scendendo, (con qualche difficoltà perché manca l’ultima parte del sentiero) fino al sentiero che in piano torna verso cascina dell’Ermetta (si consiglia il comodo percorso inverso) e le case del Bricco da dove si può risalire alle soprastanti, (misteriose e più recenti) Pietre di Napoleone.
Si riscende tra le case del Bricco passando accanto al retro della maestosa Cà di Gamba (1111) fino al borgo della chiesa di Santa Margherita, optando se scendere a Pallare o svoltare verso Carcare e Plodio.
Percorso 4
Piazza S.Marco - Assodini - Castiglia - Tomaloni - Monmartino - Cascine - Fossacrosa o Campazzo - Lasagna
Sull’altro versante, sempre partendo da Piazza San Marco verso Biestro, superata la cava, si incontra una curva a secco, dopo Saroda; da qui si imbocca lo sterrato che costeggia, risalendo, il piccolo rio verso località Castiglia, sotto il laghetto accanto all’antica cappella de Tomaloni (1626), sotto le case di via Germano e al sovrastante bivio (asfaltato) in località Colla, dal quale si può proseguire verso Plodio, oppure scendere verso la fontana dei Sieisi e Carcare.
Da questo bivio proseguendo verso Carcare, dopo cento metri, si imbocca il bivio che porta verso località Cascine e all’antica borgata di Monmartino, nel versante soleggiato del bric Gazzaro (sulla cima del quale si trovano antiche incisioni rupestri), proseguendo sulla strada recentemente asfaltata che passa accanto a vecchi cascinali immersi nel verde, scendendo fino alla cascina delle Perticate.
Proseguendo verso Pallare anticamente si raggiungeva Carcare passando sul retano di Fossacrosa scendendo nel quale si raggiunge la strada provinciale (in loc. “girolungo”), mentre tenendo la costiera si arriva sopra Pallare dal Cimitero (presso il quale si può scendere ); proseguendo si superano le antiche vigne di Lasagna e in costiera quelle del Campazzo e le Cascine, sopra le case dei Contei, da dove si può scendere nel paese.
Anche sul versante di Mallare abbiamo decine di percorsi che si intrecciano fra loro.
Percorso 5
Ferriera - Sciorte - Tortagneto - Cerri - Montrefreddo - Prato dello Stallo
Partendo da località Malagatti, procedendo verso località Mallarini, attraversata la borgata si giunge alle due case di località Ferriera e, al termine del tratto asfaltato, imboccando lo sterrato che si immerge nel bosco sul retro della proprietà cintata del cascina del Prato, si inizia a salire verso la costiera della Sciorte fino ai ruderi della cascina della Sciorte, e proseguendo alla cima del monte tortagneto (con grandi esemplari di faggi e scorci panoramici sulla vallata).
Dalla cima, proseguendo in costiera, si arriva sopra località cascinazze - fornelli e, proseguendo dritto fino al colle del Bresca, dirigendosi verso Montefreddo, si passa sopra il retano d’Armenga raggiungendo le cascine dei Cerri; proseguendo in costiera si può scendere nel sottostante retano d’Armenga e in località Malagatti, fino al bivio sotto le case di Montefreddo, frazione di Mallare.
Scendendo lungo la strada asfaltata per Pallare si può abbandonare la strada asfaltata dopo il secondo tornante per quella sterrata che scende nel sottostante retano di Bò, passando accanto alla cascine delle Strelle (e poi della Ciappa, con le loro Meridiane) fino a raggiungere la chiesetta di Ns. Signora del Prato dello Stallo, con l’amena area pic-nic e quindi la borgata dei Malagatti.
Percorso 6
Malagatti - Surie - Cis - Baiardo - Montà
Da località Malagatti, al termine della rampa del ponte, si imbocca la strada sterrata percorrendola per circa trecento metri, svoltando poi per immettersi nella vallata del rio delle Surie; attraversandolo al primo guado e risalendone la riva si raggiunge la rinomata fontana delle Surie, quindi, ridiscendendo sulla strada di fondovalle e percorrendola fino in cima guadando il rivo diverse volte (e/o salendo accanto alla cascina delle Surie e proseguendo sulla costiera) si risale fino a raggiungere alla sommità della vallata i ruderi della cascina del “Cis”, affacciati sul retano delle Rondonne.
Proseguendo verso Montefreddo, lungo la strada che in costiera gira a semicerchio sull’inizio del rio delle Rondonne, si raggiunge il Monte Baiardo, passando poco sopra i ruderi della vecchia cascina, (all’altezza della quale, deviando verso l’interno di poche decina di metri, si raggiunge la cappella della Greja e proseguendo su quella strada si arriva a Montefreddo).
Si percorre tutta la costiera del retano delle Rondonne giungendo all’antico bivio delle 4 strade, dal quale proseguendo dritti sulla via principale si arriverà a Vispa (Retano caponi - Poligono) e Altare; deviando verso Pallare si imboccherà la costiera che risale il retano delle Rondonne, fino la cascina della Montà, e poi la strada che si congiungerà a quella che percorre il fondovalle.
Arrivati sullo sterrato che costeggia il rio e risalendolo per 500 metri si raggiungere lo spiazzo dove sgorga la rinomata fontana delle Rondonne, mentre proseguendo verso Pallare si arriva all’imbocco della vallata al pontino sul Bormida, in località da Valle. Si può scegliere se imboccare il piccolo sentiero che aggira il bric delle Surie e porta ai Malagatti o arrivarci più comodamente, superando il ponte e percorrendo l’ampio sterrato che costeggia il fiume Bormida fino a località San Rocco.